La prova dell’ascolto multiplo

Tempo fa ricordo di aver guardato un’interessante intervista a uno dei migliori produttori al mondo, vincitore di un gran numero di Grammy award: Chris Lord Alge. I suoi mix sono ovviamente eccezionali, ha l’esperienza e gli skill di un genio assoluto del mixing, si può imparare davvero tanto semplicemente ascoltando le sue parole durante un’intervista. Sono rimasto impressionato in particolare da una sua risposta, la domanda era: “Quale sarebbe l’effetto/tool che vorresti portare con te su un’isola deserta?”. La sua risposta è stata illuminante:

Le mie orecchie, non mi servirebbe nient’altro.

Ci credete? Non un compressore o un equalizzatore parametrico, le sue orecchie, nient’altro. Questo dovrebbe farci pensare: dobbiamo saper ascoltare. CLA ha un’enorme esperienza, ma le sue orecchie sono semplicemente le orecchie di un essere umano. Le stesse delle nostre. E’ necessario usarle come se fossero lo strumento migliore del nostro home studio, perchè in realtà  lo sono.

Detto questo, è sicuramente importante investire in dei buoni studio monitor. Non è necessario comprare i più costosi, ma sicuramente un paio di buona qualità . Ho un paio di Samson MediaOne 5a, li reputo davvero degli ottimi monitor e non sono per niente cari. Durante le mie attività  di mixing ho imparato a capire come riproducono la musica, come “suonano”. E’ la prima cosa che bisogna imparare: capire i nostri studio monitor. E’ importante perchè condiziona le nostre scelte sul mixing, ci aiuta a raggiungere il risultato che vogliamo raggiungere, senza badare ad altro. Infatti, la prima “prova” che il vostro mix deve superare è tramite i vostri monitor.

Ma non basta. Appena finita la prima revisione di un mix, bisogna accettare la sfida dell’ascolto su diversi sistemi, per testare realmente il mix ascoltandolo attraverso diversi speaker. Questi sono i tipi di speaker che uso per fare questi di test, ho imparato davvero molto sul modo in cui tendo a mixare, semplicemente ascoltando:

  • Gli speaker della mia auto: credetemi, non ho per niente il miglior impianto hi-fi del mondo sulla mia auto, è un kit standard fornito di serie. Però ho imparato che su quel tipo di casse i miei mix suonano un po’ più cupi, sottolineano sempre se ci sono problemi di sporcizia sulle varie tracce, e di solito fa suonare le parti vocali più basse. Per me è uno degli ascolti più importanti, riesco a risolvere un sacco di problemi.
  • Gli speaker del mio portatile: in genere i laptop hanno degli speaker piuttosto economici, basso wattaggio, molto accentuati sulle frequenze medie. Se riuscite a sentire chiaramente il basso e la cassa della batteria vuol dire che il vostro mix è assolutamente sulla buona strada.
  • Gli auricolari del lettore mp3: mi sono accorto che gli auricolari del mio lettore tendono ad accentuare i bassi, di solito questo mi aiuta a capire se ci sono degli strumenti che non si incastrano bene soprattutto sulle basse frequenze.

In ogni caso, ricordatevi sempre di fare dei check ascoltando i vostri mix in mono: riuscirete a individurare problemi di equalizzazione e altri punti critici che altrimenti sarebbero difficili da distinguere in stereo.

Se le vostre orecchievi dicono che il vostro mix ha passato questi test di ascolto multiplo potete assolutamente fidarvi di loro: il mix è sicuramente buono 😉

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Software engineer, music producer and bass player (From The Depth, Mindohm, Outerburst). Welcome to my blog! I (rarely) post about music production but sometimes I also rant about anything else.

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